Nelle aree sequestrate, che si estendono su 931.000 metri quadrati, avviene – a quanto e’ stato reso noto – lo stoccaggio di rifiuti speciali solidi e liquidi, il carico e lo scarico di materie prime e prodotti finiti. Il provvedimento giudiziario – ha reso noto l’Ilva – contesta ”l’assenza di un sistema per la raccolta ed il trattamento delle acque meteoriche oltre alla gestione non autorizzata di materiali di risulta presenti sui pontili”.
”In questa fase di esclusivo accertamento dei fatti ipotizzati – e’ detto ancora in una nota – l’Ilva sta fornendo ampia collaborazione al personale della Guardia di Finanza per l’espletamento delle indagini di rito e per l’esecuzione del mandato di sequestro probatorio”. Infine, ”l’Ilva confida, al fine di accertare l’assenza di responsabilita’, in una rapida conclusione delle indagini”.