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Diossina a Taranto, da fine mese via a nuovi limiti

Aree Tematiche, Ambiente    0 Commenti     20/06/2009
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Una commissione di tecnici della Regione Puglia e di esperti Arpa Puglia hanno compiuto un sopralluogo nello stabilimento Ilva di Taranto per verificare la costruzione dell’im – pianto Urea che entrerà in funzione il prossimo 30 giugno per abbattere le immissioni di diossine così come previsto dalla legge regionale 8/2009. “L’impianto, composto da due silos, – informa una nota dell’assessore regionale all’Ambiente, Michele Losappio – dovrà interagire con le linee di agglomerazione, delle quali attualmente è in funzione solo quella ‘D’ ed è completo sia per la parte fisica che per quella elettronica”.

“Ci sono, dunque, – conclude Losappio – le condizioni per una reale riduzione delle diossine sotto il controllo di Arpa”. Rimanendo in argomento, va detto che nei giorni scorsi si è svolto a Bari l’incontro tra l’assessore Losappio ed una delegazione di “Alta Marea ” composta da Leo Corvace, Maria Giovanna Bolognini, Gemma Leotta, Annalisa Tanzarella ed Antonio De Feo. L’incontro è stato richiesto da “Alta Marea” all’indomani delle dichiarazioni rilasciate, nel corso di un convegno, dal direttore dell’Arpa Puglia Giorgio Assennato per il quale l’Arpa rischiava di ritrovarsi a breve nuovamente a corto di risorse e personale. «Negli ultimi anni – si legge in una nota stampa diffusa da “Alta Marea” – l’Arpa era stata finalmente posta nelle condizioni di poter adempiere ai suoi compiti di controllo ambientale dopo anni in cui era stata colpevolmente relegata a scatola vuota. I recenti provvedimenti del Governo, in materia di contrazione della spesa pubblica con relativo blocco delle assunzioni, aveva però determinato pesanti contraccolpi sull’Arpa. L’agenzia rischiava la paralisi proprio nel procinto di iniziare la campagna di monitoraggio sulla diossina sugli impianti Ilva a partire dal 1° Luglio».

Nell’incontro l’assessore Losappio ha fornito rassicurazioni. La Regione sfrutterà alcuni spiragli previste dalle norme governative in materia di spesa sanitaria per sopperire alla grave crisi a cui l’Arpa sarebbe andata incontro per carenza di personale e di risorse. L’Arpa potrà quindi bandire i concorsi programmati e rinnovare i contratti a termine. Non solo. Potrà anche usufruire dei due milioni di euro stanziati dalla Regione per interventi nelle aree industriali pugliesi che erano stati congelati poiché in gran parte non spendibili senza lo sblocco delle assunzioni. Altro importante impegno assunto dalla Regione è stata la conferma del sostegno al progetto di centro di eccellenza in materia di inquinamento dell’aria da realizzarsi a Taranto presso l’ospedale “Testa”. La sua realizzazione, che vedrebbe il coinvolgimento di vari enti come Arpa, Asl, Spesal, CNR e Università, costituirebbe un importante laboratorio di ricerca sulle problematiche dell’inquinamento del territorio, di monitoraggio ambientale e strumento di intervento in caso di emergenza. La sua collocazione a ridosso dell’area industriale costituirebbe un importante presidio contro l’inquinamento industriale.

L’articolo è pubblicato su http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/

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