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Telecomunicazioni: fondamentale coinvolgimento Regioni in banda larga

Aree Tematiche, Informatica, Elettronica e Telecomunicazioni    0 Commenti     29/09/2008
Le Regioni riconoscono – si legge in una nota che Pittaluga ha illustrato alla Commissione – come obiettivo nel prossimo triennio il completamento delsistema pubblico di connettività (SPC) policentrico e federale, aperto alla connettività esterna, nel quale le Regioni vanno a rappresentare un tassello fondamentale per l’accesso di tutti gli Enti locali dei rispettivi territori.
L’evoluzione deve essere complessivamente intesa tanto sul piano della dislocazione sul territorio quanto sull’incremento della capacità trasmissiva e dell’eterogeneità del vettore verso la logica della larga banda. Accanto ai livelli prestazionali è necessario ribadire la necessità di operare in ambiente sicuro e al contempo aperto a logiche di partecipazione alla rete multiformi anche basate su architetture territoriali eterogenee e diversamente integrate.
In questo ambito si traguarda come risultato ulteriore lo sviluppo regionale del mercato delle telecomunicazioni con l’introduzione di un’offerta a maggior grado di competizione tecnologica e tariffaria sollecitata da una qualificazione della domanda pubblica di servizio e da quella privata direttamente indotta e favorita.
Gli investimenti sulla connettività interna agli Enti e sul territorio rappresentano un prerequisito [….] alla capacità di erogare servizi ad elevato livello di cooperazione: sono questi i servizi più utili per l’utenza e a maggior valore aggiunto, quelli in cui un’unica interfaccia telematica è in grado di assicurare – in maniera trasparente per l’utente – la cooperazione tra enti nel fornire un servizio unificato e completo sul piano formale.
L’elevazione dell’efficacia dell’azione della pubblica amministrazione ha tra gli obiettivi ultimi di favorire l’interazione tra i cittadini e gli enti rendendo più facili gli adempimenti amministrativi e l’accesso ai servizi. Il cittadino da soggetto amministrato assurge al ruolo di “cliente” di una struttura operativa che, attraverso una serie di servizi di facile accesso, si mette a sua disposizione per le funzioni che incidono sulla sua vita: questo è uno dei campi di maggior significatività della Società dell’informazione e su cui le Regioni, anche a valorizzazione di iniziative pregresse, devono porre la massima attenzione.
In tale contesto – ha spiegato Pittaluga – è fondamentale che avvenga un costante scambio di know how tra pubblico e privato specializzando sempre più anche il personale delle amministrazioni; questo consentirà di migliorare la qualità della domanda, stimolando il mercato a fornire risposte sempre più all’avanguardia e nella logica di una maggiore efficienza ed efficacia. Il modello della stipula di Protocolli di Intesa con gli Operatori (senza nessun onere per l’ente) può generare un forte consenso positivo e permette di razionalizzare gli investimenti pubblici-privati (grazie ad un costante confronto su tavoli tematici aperti a tutti) e di migliorare la progettazione dei servizi grazie proprio alla collaborazione tecnica, nel rispetto delle normative vigenti
E’ necessario un ruolo attivo delle Amministrazioni Regionali nella evoluzione delle reti di telecomunicazioni e nel processo di convergenza delle reti fisse e mobili.
Il Governo Prodi, tramite il Ministero delle Comunicazioni, aveva dato la possibilità anche alle Regioni di Centro Nord di usufruire, per il tramite di Infratel, di diversi milioni di euro per completare le reti in fibra ottica a livello territoriale al fine del superamento del Digital Divide. Un certo numero di Regioni, sulla base di accordi di programma stipulati tra la fine del 2007 e l’inizio del 2008, hanno lavorato molto in questi mesi predisponendo convezioni operative, piani di sviluppo e modelli di intervento al fine di sfruttare al meglio gli investimenti dello stato per il dispiegamento di fibra ottica anche nel centro nord come già successo al sud. Al momento a questi accordi non è stato dato seguito.
Nonostante questo mancato impegno del Governo le Regioni hanno continuato e continueranno ad occuparsi di Digital e Knowledge Divide. Sono diverse le Amministrazioni che hanno provveduto e stanno provvedendo alla risoluzione del problema con azioni dirette mediante svariati modelli di intervento. Gli interventi sono stati effettuati proprio dove il mercato ha fallito, dove gli operatori , in assenza di intervento pubblico, non sarebbero mai arrivati. Tutto questo però può trovare una nuova dimensione di collaborazione sinergica che deve avviarsi come tale e deve mantenersi nel tempo. Non deve più ripresentarsi il caso che il pubblico sia costretto ad intervenire per rimediare ai fallimenti di mercato. E’ importante riprendere al più presto questo percorso verso la nuova generazione di autostrade informatiche con razionalità e responsabilità da parte di tutti gli attori coinvolti.
L’investimento in una NGN (Next Generation Network) è di sicuro una priorità del Governo e per il Paese ma deve avere un approccio non market driven (modello che ha portato al digital divide attuale) ma orientato alla diffusione capillare e in modo da offrire pari opportunità a tutti i cittadini.
E’ un’impresa dura e costosa (oltre 20 Miliardi di euro) e l’unica soluzione razionale che appare all’orizzonte è quella di creare un sistema virtuoso in cui ogni attore faccia la sua parte e […] per quanto riguarda il coinvolgimento della Pubblica Amministrazione, solo una collaborazione stretta tra Stato e Regioni potrà garantire il corretto coinvolgimento di tutte le istituzioni e la salvaguardia dei diritti di tutti .
Si auspica, quindi, che da subito possano essere avviate azioni coordinate sia a livello locale che a livello nazionale per iniziare a condividere un piano unico, territorialmente definito, ma unico per la distribuzione sul territorio di una rete a banda larga che – si legge nella nota – deve essere gestita come un bene di pubblica utilità con disponibilità di accesso e fruizione possibili per tutti come parte del diritto di cittadinanza digitale.
(red/25.09.08)

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